Quali sono i principali parassiti del legno e come riconoscerli

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Mobili, manufatti e oggetti in legno possono diventare con il tempo un appetitoso “spuntino” degli insetti xilofagi e parassiti del legno. Per combattere gli insetti xilofagi che indeboliscono la struttura del legno dei mobili e occorre affidarsi a prodotti antitarlo commercializzati ed universalmente validi contro tutti gli ordini di insetti appartenenti alla fauna lignivora.

In effetti, occorre fare chiarezza sulle varie specie ed ordini che caratterizzato i parassiti del legno: coleotteri, isotteri, imenotteri, lepidotteri sono tra i principali responsabili dell’azione debellante ed indebolitrice della polpa lignea di manufatti, mobili ed arredi.

Tutti i parassiti del legno durante il loro ciclo vitale subiscono una metamorfosi completa: dall’uovo fuoriesce la larva che si nutre e cresce all’interno del legno, trasformansi in pupa e, successivamente in adulto.

Una volta adulto, l’insetto esce dal “foro di sfarfallamento” ovvero da gallerie profonde e lunghe scavate all’interno della polpa lignea del manufatto per lasciare il rivestimento indebolito e deprezzato dal punto di vista estetico e della resistenza meccanica.

Il danno subito dal legno è cagionato proprio dalle larve che penetrano nel legno stesso per procurarsi il giusto nutrimento: Scolitidi, Platipodidi, Anobidi, Cerambicidi, Rinotermitidi (termiti) sono tra le categorie di xilofagi che hanno un’azione piuttosto aggressiva nei confronti dei mobili, travi, parquet e di ogni oggetto in legno, anche pregiato.

In questa guida troverai tante interessanti informazioni utili che ti consentono di apprendere le migliori nozioni sulla cultura del legno e degli insetti e parassiti del legno, con particolare riguardo alla descrizione scientifica, ai danni cagionati ed ai giusti rimedi per ognuno.

Lictidi e Bostrichidi

Queste due famiglie di parassiti del legno devono essere analizzate insieme in quanto i danni cagionati alla polpa lignea ed al manufatto aggredito sono estremamente rilevante e di un livello di gravità unica.

Le larve scavano gallerie e, durante l’azione di nutrizione, i Lictidi e i Bostrichidi distruggono completamente il legno riducendolo a polvere: ciò comporta un indebolimento visibile dell’intera struttura.

Lictidi

La famiglia dei Lictidi attacca esclusivamente legno di latifoglia e tra le varie specie scientifiche le più diffuse in Italia sono il Lyctus linearis ed il L. brunneus.

Il colore del lyctus linearis è marrone giallastro e, talvolta, esistono anche specie di colore marrone-rossastro; il lyctus brunneus è più uniforme e ha una tonalità cromatica che va dal marrone scuro al marrone rossastro.

Lictidi sono tarli di piccole dimensioni (3-8 mm), dal corpo allungato e leggermente appiattito, con il capo ben visibile, e le antenne con 11 articoli, abbastanza lunghe. I danni provocati sono il rosume e la riduzione afarina della polpa lignea ; occorre un’efficace disinfestazione per debellare questi parassiti. Un utile consiglio è quello di rivolgersi a personale specializzato (ditte di disinfestazione) che applichi dei cicli di trattamento piuttosto intensivi. Non affidarsi mai ai prodotti “Fai da te”.

Anobidi

Gli Anobidi sono gli insetti che si nutrono di polpa lignea delle travi, dei suppellettili di Chiese, abitazioni e nelle opere d’arte; tra le principali specie: Anobium punctatum, Nicobium hirtum, Oligomerus ptilinoides, Xestobium rufovillosum e Ptilinus pectinicornis.

Si tratta di insetti piccoli (2 – 9 mm), brunastri, di forma cilindrica, coperti da una fine pubescenza, le cui antenne hanno 11 articoli. Si tratta di parassiti del legno che attaccano sia il legno di latifoglia che di conifera e l’infestazione avviene su legni stagionati e molto antichi.

Per bloccare un’infestazione degli Anobidi è necessario utilizzare appositi insetticidi, come la Permetrina: le migliori soluzioni sono quelle in forma liquida che agiscono solo sugli insetti allo stadio adulto che possono attaccare o rovinare la superficie esterna del legno. I trattamenti, oltre a raggiungere facilmente anche gli anobidi più interni, non rovinano il legno.

I danni cagionati dagli Anobi possono essere molto gravi dato che le larve scavano in profondità al rivestimento e, molto spesso accade che ci si accorga della presenza dell’insetto soltanto quando l’attacco è già avanzato. Per eliminare le gallerie scavate, dopo il trattamento a base di permetrina, è necessario chiudere i fori con la cera o stucco prima di procedere con la verniciatura.

Cerambicidi

La famiglia dei Cerambicidi comprende oltre 25.000 specie e sono caratterizzati da lunghe antenne: di qui ben si comprende l’appellativo di Longicorni una caratteristica questa che li contraddistingue anche dai non esperti.

Inoltre, gli adulti  hanno spesso un corpo allungato e una colorazione vistosa che li rende facilmente riconoscibili, mentre le larve hanno una colorazione di colore bianco-crema.

I danni cagionati dai cerambicidi sono molto notevoli: i fori di sfarfallamento sono lunghi e compromettono l’intera struttura lignea: una volta raggiunta la maturità le larve allargano l’estremità del loro corridoio e subiscono la ninfosi.

I Cerambicidi attaccano i legni strutturali mal stagionati e i danni provocati sono gravi in quanto producono un abbondante rosura granulare. Per procedere con la disinfestazione occorre contattare un’impresa specializzata che debelli i parassiti del legno con trattamenti a microonde o camera a gas.

Curculionidi

La famiglia dei Curculionidi comprende oltre ottantamila specie e comprende anche diverse specie dannose per l’uomo, oltre che per le colture e le specie vegetali.

La loro caratteristica particolare è quella di avere un capo allungato a forma di proboscide, alla cui estremità si trova l’apparato boccale. Le antenne sono generalmente collocate a metà dell’apparato boccale.

Vivono nel legname e in tutti i rivestimenti ligneii  in stato di degradazione, necessitano di elevata umidità e possono attaccare anche piante e derrate alimentari (silos di grazo, riso, orzo, avena). L’adulto ha una lunghezza di circa 2-3 mm e i fori di sfarfallamento sono ovali.

Per debellare i Curculionidi è possibile utilizzare i trattamenti antitarlo Fai da Te reperibili in commercio che possono essere applicati con pennello, siringa o con l’aiuto di un compressore.

Rinotermitidi e Calotermitidi (Termiti)

Le famiglie dei Rinotermitidi e Calotermitidi (Termiti) sono insetti xilofagi che si distinguono per il capo prognato o subprognato, dotato di occhi e 2 ocelli. Le antenne sono di modesta lunghezza e sono composte di un numero di antennomeri variabile tra 9 e 32. Il tronco delle termiti è depresso, le zampe ambulatorie, simili tra loro e le ali sono grandi, membranose con venulazione primitiva.

Il deterioramento dei mobili o delle strutture in legno cagionata dalle termiti, comporta l’intervento necessario di un servizio professionale o, in alternativa, è possibile utilizzare prodotti antitarlo in soluzione liquida pronta per l’uso o in forma di gas in modo tale da debellare le termiti con il metodo della “camera a gas“.

Le gallerie scavate dalle termiti sono lunghe e piuttosto profonde, per questo alla fine del trattamento Fai da te occorre riempire i fori con della cera o pasta per legno, prima di procedere con la verniciatura.

Ascomiceti, Basidiomiceti, Deuteromiceti: i funghi del legno

Ascomiceti, Basidiomiceti e Deuteromiceti sono specie fungine che sono tutte responsabili di alterazioni di vario tipo a carico del legno: esse consistono in seccumi, cancri, marciumi.

Si tratta di funghi degradatori del legno che infestano e cagionano danni irreparabili alle travi: l’apparizione di un foro sospetto o il rinvenimento di un po’ di rosume su una trave deve subito insospettire e fare scattare l’allarme.  Le travi inumidite e deteriorate dai funghi degradatori del legno attirano a loro volta i parassiti del legno. Per debellare occorre contattare un’impresa specializzata nella disinfestazione dei parassiti, muffe e funghi del legno.

Crematogaster scutellaris: la formica del legno

Formica appartenente alla sottofamiglia Myrmicinae, diffusa nei paesi dell’area mediterranea, le Crematogaster scutellaris sono di medie dimensioni (4-6 mm di lunghezza) e presentano una testa ovoidale di colore rosso, mentre il  resto del corpo è nero.


Le antenne della formica del legno sono composte da 11 segmenti, gli occhi sono di media grandezza e la mandibola è triangolare. Sono dotate di un pungiglione che espelle veleno repellente: per questo sono anche appellate come “formiche rizzaculo“.

In natura costruisce i suoi nidi nei tronchi marcescenti o sotto le cortecce degli alberi sofferenti, ma può approfittare anche di qualche trave inumidita o di mobili usurati per insediarsi all’interno della polpa di legno e divorarla.

Occorre non sottovalutare gli effetti dannosi che le formiche sono in grado di cagionare alle travi e parquet in legno: per questo è bene rivolgersi sempre a ditte specializzate nella restaurazione del legno e procedere con la ristrutturazione di almeno una porzione del tetto.

Si ricorda che è bene valutare sempre attentamente la specie e la famiglia di parassiti del legno che comportanno danni irreparabili ai mobili e manufatti in legno dato che ogni insetto xilofago ha le sue caratteristiche e abitudini.

Se non si è esperti nella cura del legno è bene affidarsi ad esperti restauratori o acquistare prodotti antitarlo specifici.