Antitarlo per fumigazione: eliminare i tarli con il fumo e prodotti fumogeni

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Fumigante Dobol

La comparsa dei tarli, dovrebbe sempre essere seguita da una fase di analisi, tesa in particolare a capire quale possa essere il metodo migliore per combatterli e impedire loro di danneggiare in maniera definitiva la struttura attaccata.
In tal senso, va ricordato come le vie disponibili per disinfestare un mobile o un’altro manifatto ligneo infestato dagli insetti xilofagi, siano in pratica due:
1) i rimedi naturali o fai da te;
2) i prodotti industriali.
Ci sarebbe anche un terzo metodo, quello che provvede a produrre rumori che possono essere ascoltati solo a determinate frequenze dai tarli, che è però fuori portata per i privati e viene usato ad esempio nelle strutture museali.

Come eliminare i tarli: la fumigazione

Una volta che sia stato individuato il problema, uno dei metodi considerati piu’ efficaci per l’eliminazione dei tarli del legno e’ indubbiamente rappresentato dal sistema della fumigazione. In pratica, si tratta di diffondere fumi tossici all’interno dell’ambiente in cui si trovano i mobili, le travi o gli altri oggetti in legno infestati dai tarli. Nei confronti del sistema che viene messo in atto spennellando tutte le superfici con essenza di trementina o petrolio o altri prodotti similari, tale procedura assicura il vantaggio di raggiungere in profondita’ anche le larve, ovvero quelle che rappresentano gli effettivi agenti dannosi in grado di mangiare il legno e scavare le gallerie compromettendo la stabilità della struttura infestata.
Come si può facilmente intuire, un trattamento si questo genere permette di distruggere tutti gli insetti presenti nella stanza in cui vengono diffusi i fumi tossici, senza però riuscire ad eliminare il problema, che potrebbe quindi verificarsi di nuovo in un secondo momento.

Proprio al fine di riuscire a ottenere un risultato duraturo nel tempo e’ quindi necessario, una volta che si sia provveduto all’eliminazione degli insetti, anche mettere in atto una difesa preventiva, tesa cioè ad evitare il ripresentarsi del problema.

Il modo migliore per riuscirci è in pratica quello di impedire al coleottero adulto femmina di deporre le uova nelle fessure e negli anfratti presenti nel legno, ovvero eliminarli sin dove possibile. Per farlo si può dare luogo ad un carteggio tramite carta abrasiva e alla successiva levigazione, se possibile perfetta, della superficie del legno per poi provvedere a riverniciare con flatting o vernici acriliche. In tal modo l’ambiente che ne deriverà non sarà più favorevole alla deposizione della uova.

Quali sono i metodi fumiganti più usati

Come si può facilmente intuire, esistono vari metodi di fumigazione, anche se alcuni di essi, molto usati nel passato, sono ormai caduti in disuso in quanto prevedevano l’impiego di gas tossici estremamente pericolosi per le persone e per l’ambiente. In questi procedimenti erano usati ad esempio il bromuro di metile, il cloruro di alluminio o di magnesio e altre sostanze di cui oggi è stato espressamente vietato oppure rigidamente regolamentato l’uso.
Proprio considerato il rischio indotto dall’uso di sostanze così tossiche, l’utilizzo di questi prodotti è riservato solo ed esclusivamente a personale specializzato. Inoltre dovrebbe senz’altro essere limitato ai casi in cui non sia possibile intervenire in altro modo.

Al fine di eliminare i tarli del legno ormai da tempo sono disponibili sul mercato prodotti fumiganti in grado di presentare meno rischi per la salute umana, i quali generano fumi e nebbie, La fumigazione, in questi casi, avviene in due modi:

  1. mediante l’utilizzo di apparecchi in grado di generare fumo;
  2. tramite l’uso di sostanze che in determinate circostanze riescono a generare fumo in maniera del tutto autonoma, i quali vengono innescati da altri prodotti con cui vengono in contatto. In particolare si parla di fumigazione idroreattiva quando la reazione viene resa possibile dalla presenza di acqua.

Va comunque ricordato come i generatori di fumo siano macchinari abbastanza complessi e costosi. Devono essere manovrati dall’operatore e i fumi prodotti sono “bagnati”, ovvero possono danneggiare le superfici trattate. Un rischio che scompare utilizzando i fumi autogenerati, i quali possono anche essere utilizzati per interventi fai da te. In questa categoria di prodotti, possiamo distinguere:

  • le scatolette che contengono sostanze come cifenotrine o piretroidi le quali, una volta venute a contatto diretto con l’acqua iniziano a produrre una cortina fumogena che va a diffondersi nell’aria, aggredendo quindi tutti gli insetti presenti nell’area che viene trattata;
  • i candelotti fumogeni a lenta combustione, i quali provvedono al rilascio nell’aria del principio attivo.

Come avviene la fumigazione?

Al fine di dare luogo alla fumigazione, occorre posizionare il prodotto al centro di un piatto per poi aggiungere una piccola quantità di acqua, che provvederà a dare vita alla reazione. Una volta che essa si sia innescata, non resta che lasciare agire il prodotto per un arco temporale che può andare dalle 4 alle 5 ore e il quale deve avvenire in un ambiente ermeticamente chiuso. Ancora meglio sarebbe lasciare l’ambiente chiuso per non meno di un giorno, per poi provvedere ad aerarlo per bene, prima di tornare a frequentarlo.

Quanto costa la fumigazione?

Occorre a questo punto ricordare che un procedimento antitarlo per fumigazione comporta determinati costi, che andrebbero quindi valutati. Ad esempio, usando il Sinotar, un flacone di prodotto spray costa intorno agli 8 euro, mentre nel caso del Dobol, facente parte dei prodotti fumiganti idroreattivi, la spesa per un flacone da 100 grammi arriva a 60 euro.

In pratica, basta una confezione da 20 grammi per poter trattare ambienti di circa 100 metri cubi, avendo una buona possibilità di riuscita alla fine del trattamento.

Come si può notare, si tratta di una spesa abbastanza contenuta, considerato che bastano poche decine di euro per riuscire ad avere un ritorno considerevole sotto il profilo dell’efficacia.

Perché preferire la fumigazione?

Naturalmente la fumigazione comporta alcuni vantaggi e difetti da soppesare con estrema attenzione, prima di optare o meno per questo metodo antitarlo. In particolare, essa è in grado di assicurare una notevole praticita’, senza obbligare a spennellare o iniettare la sostanza buco dopo buco nella superficie trattata. Inoltre può assicurare un buon rapporto tra prezzo e qualità, soprattutto ove si opti per il sistema di fumigazione a idroreazione, che sembra del resto in grado di garantire risultati validi contro tutti gli insetti, non solo i tarli, ma anche le mosche, gli acari e gli aracnidi.

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