Antitarlo Permetar

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I tarli possono diventare un vero e proprio incubo per alcune categorie di persone. Si tratta di insetti di colore bruno rossastro la cui lunghezza può variare tra i 2 e i 4 millimetri per quelli più piccoli, raggiungendo anche i 9 millimetri nel caso di quelli più grossi. Quando attaccano il legno, sono in grado di dare vita a dei fori che possono essere riconosciuti per la forma tonda, prodotto di una intensa attività notturna, nel corso della quale riescono addirittura a scavare delle gallerie che possono infine minare la struttura del mobile interessato.

Quali legni attaccano i tarli?

I tarli sono soliti attaccare tutti i legni vecchi, a prescindere dalla loro qualità, anche resinosi. L’infestazione di un locale, avviene sulla base di determinate caratteristiche dell’ambiente, in quanto queste bestioline preferiscono vivere negli ambienti abbastanza caldi, umidi e, soprattutto, tranquilli, tanto che al Louvre per evitare la loro presenza si ricorre a strumenti in grado di produrre rumore nel corso di tutta la giornata. Per i mobili basterebbe ad esempio adottare un metronomo e farlo operare giorno e notte in modo da disturbarli e costringerli infine a migrare verso ambienti più propizi.

Quando si impone il trattamento antitarlo e in cosa consiste?

Il trattamento antitarlo diventa necessario quando la presenza della farina di legno sotto i mobili e gli immancabili fori preannunciano la presenza dei tarli.
L’antitarlo è un insetticida in grado di rivelarsi tanto più efficace quanto più riesce a penetrare in profondità nel legno; ove il mobile sia sverniciato occorre mettere in campo la sverniciatura completa del mobile, terminata la quale, possiamo senz’altro procedere con l’applicazione dell’antitarlo e successivamente provvedendo a colorarlo di nuovo e incerarlo.

L’antitarlo Permetar

Tra i trattamenti antitarlo, c’è anche Permetar è un formulato insetticida in speciale solvente alifatico, del tutto inodore che consente una elevata penetrazione nelle fibre legnose. E’ in grado di agire su larve e adulti per contatto e ingestione in modo estremamente veloce, dando vita anche ad una azione anti-alimentare (antifeeding) nei confronti degli insetti. La sua realizzazione è il risultato degli studi portati avanti dal Laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure e CNR-difesa del legno di Firenze.
Permetar è stato studiato appositamente al fine di essere distribuito a pennello. La sua applicazione non solo non va a scurire il manufatto, ma anzi provvede a ravvivarne la lucentezza della fibra. Il suo impiego deve aver luogo dopo le operazioni di stuccatura, cartatura ed eventuale colorazione a mordente, precedendo la lucidatura finale.
Il prodotto può essere impiegato anche per iniezione o immersione e la soluzione di Permetrina viene utilizzata per i trattamenti preventivi sul legno appena tagliato, oltre che su strutture in legno già in opera, in modo da poter garantire una protezione da eventuali assalti successivi, andando a prevenire l’attacco da parte degli insetti xilofagi e la formazione di funghi.

Dosi d’impiego e composizione

Per quanto concerne le dosi d’impiego, occorrono tra i 100 e i 250 ml di Permetar per trattare un metro quadro di superficie a pennello..
La composizione di 100 grammi di formulato vede il concorso di permetrina al 38% e di solventi per il restante.

I vantaggi

Si tratta di un Presidio Medico Chirurgico, quindi sottoposto a registrazione del Ministero della Salute, nello specifico la numero 15806. I vantaggi offerti dal Permetar, sono i seguenti:

1) una capacità di abbattimento estremamente elevata;
2) la mancanza di tossicità per l’essere umano;
3) l’estrema flessibilità nell’utilizzo di solventi;
4) la massima efficacia anche ove l’utilizzo avvenga a basse concentrazioni;
5) la capacità di combattere un largo numero di insetti;
6) la buona capacità di penetrare nel legno;
7) una azione capace di protrarsi a lungo nel tempo;
8) la grande facilità di applicazione;
9) la non infiammabilità.